Ship From Store: le 7 idee sbagliate più comuni
Ship From Store è senza dubbio la soluzione omnicanale più conosciuta e diffusa per i retailer che vogliono creare sinergie tra le loro attività di commercio digitale e le loro attività in store.
Grazie a questa soluzione, quando un cliente fa acquisti on line, vede come disponibile l’articolo che cerca anche se quest’ultimo è esaurito nel magazzino dell’e-commerce e quindi normalmente dovrebbe apparire come “non più disponibile”, alla semplice condizione che tale articolo sia in un qualsiasi punto della rete di stoccaggio del retailer.
Se non avete ancora implementato questa soluzione omnicanale, probabilmente è perché avete ancora qualche dubbio in merito al suo essere indispensabile per il vostro business. Esaminiamo i 7 preconcetti più comuni a proposito della soluzione Ship From Store, sperando che questa lista possa aiutarvi a capire se lo Ship from Store è una soluzione che si adatta, o meno, alle vostre esigenze aziendali e come potrebbe aiutarvi ad aumentare il vostro volume di vendite.
1. Ship From Store è costoso ed è lungo da implementare
Il processo di implementazione della soluzione Ship From Store è molto veloce e richiede l’acquisizione di pochissime attrezzature. Noi di OneStock abbiamo implementato soluzioni Ship From Store in appena 11 settimane e abbiamo avuto clienti che hanno raggiunto un ROI in soli 3 mesi. Questa soluzione omnicanale porta un immediato aumento delle vendite online grazie all’aumento della disponibilità di magazzino e alle migliori opzioni di consegna. In media il fatturato web aumenta dal 15 al 30%, con un aumento record del 300%! Quindi implementare la soluzione Ship from Store non solo non è costoso ma è soprattutto un ottimo investimento con un impatto immediato sul fatturato.
2. Ship From Store è stato molto utile durante i periodi di lockdown, ma ora che i negozi sono aperti lo è meno
La soluzione Ship from Store si è dimostrata essenziale durante la pandemia e i conseguenti lockdown: i retailer che sono stati in grado di utilizzare lo stock dei loro negozi, nonostante le chiusure forzate, hanno potuto soddisfare gli ordini dell’e-commerce quando l’ondata di acquisti online ha aumentato la pressione sui centri di distribuzione. Molti rivenditori hanno dichiarato pubblicamente che Ship from Store è stata la soluzione chiave quando si è trattato di sopravvivere alla pandemia.
Il vantaggio principale dello Ship from Store, che permette di aumentare il fatturato delle vendite via web dal 15 al 30%, è quello di risolvere uno dei problemi maggiori dei direttori e-commerce: l’impossibilità di avere sempre disponibile ogni singolo articolo sul proprio sito di e-commerce! In media, in ogni momento, dal 20 al 30% degli articoli in vendita su un sito di e-commerce non sono disponibili poiché non disponibili nel magazzino dell’e-commerce ma spesso lo sono in negozio. Ship from Store permette dunque di finalizzare comunque la vendita dell’ecommerce, che altrimenti sarebbe andata persa, semplicemente spedendo l’ordine da un altro punto di stoccaggio.
3. Ship From Store richiede molte attrezzature e spazio
Implementare la soluzione Ship From Store nei vostri negozi richiede solamente un tablet o un computer connesso a Internet, una stampante – di cui la maggior parte dei negozi è già dotato – e l’imballaggio per le spedizioni, di cui i rivenditori hanno già una grande quantità nei loro centri di distribuzione. Niente che non abbiate già dunque.
Per quanto riguarda gli spazi, Ship From Store può richiedere una piccola riorganizzazione, ma generalmente i negozi hanno già gli spazi che servono. Infatti, i commessi possono prelevare gli articoli direttamente dagli scaffali del negozio, portarli alla cassa per il confezionamento e poi semplicemente mettere l’ordine in uno spazio dedicato del magazzino dello store in attesa del ritiro da parte del corriere che si occupa della consegna.
“In media, il fatturato web aumenta dal 15 al 30%, con un aumento record del 300%!”
4. I commessi saranno troppo occupati a gestire gli ordini Ship From Store per occuparsi dei clienti in store
È qui che entra in gioco una caratteristica chiave di Ship From Store: l’assegnazione “concorrenziale” degli ordini. Questa funzione permette ai retailer di assegnare un ordine a TUTTI i punti di stoccaggio che possono soddisfarlo in conformità con le regole aziendali prestabilite (per esempio offrire l’ordine prima ai punti di stoccaggio situati entro i 50 km dall’indirizzo di consegna). Quando un negozio evade l’ordine, questo scompare dagli elenchi degli altri punti vendita.
Pertanto, se il personale addetto alla vendita è troppo occupato con i clienti in negozio, l’ordine verrà semplicemente evaso da un altro store.
5. Ship From Store porterà a scaffali vuoti e clienti insoddisfatti
Questo non potrebbe essere più sbagliato, perché Ship From Store migliora la disponibilità di magazzino e migliora l’esperienza di acquisto del cliente. Infatti, grazie ad una combinazione di algoritmi di autoapprendimento e di regole di orchestrazione altamente personalizzabili, OneStock può adattare l’elaborazione degli ordini a seconda della vicinanza geografica, dei costi e dei tempi di trasporto, del numero di pacchi e dei punti di spedizione, dei livelli di stock!
Quindi, per esempio, se il nostro sistema vede che ci sono solo pochi prodotti rimasti in alcuni negozi, questi negozi saranno automaticamente esclusi da qualsiasi ordine Ship From Store contenente quegli articoli. Siete voi a decidere le regole e a poterle cambiare in qualsiasi momento, in questo caso potete decidere di escludere i negozi con poche scorte per evitare che le esauriscano prima di un rifornimento del loro stock.
“OneStock implementa le soluzioni Ship From Store in sole 11 settimane e i suoi clienti raggiungono un ROI in soli 3 mesi”
6. Gli addetti alla vendita non vorranno lavoro extra e non saranno efficienti come il centro di distribuzione
Al contrario, grazie a un’app intuitiva e facile da usare, Ship From Store non sarà un peso per il personale del negozio, ma un alleato per raggiungere i loro obiettivi di vendita. Infatti, poiché questi ordini vengono effettuati online ma evasi nello store, i retailer spesso dividono il fatturato della vendita: una metà va all’obiettivo di fatturato dell’e-commerce e l’altra metà a quello dello store.
Questo, aggiunto alla strategia “concorrenziale” dell’assegnazione degli ordini e al tempo limitato che il personale dello store ha per preparare un ordine – da 30 minuti a 1 ora in media a seconda delle regole di orchestrazione definite dal retailer – porta gli ordini ad essere preparati e pronti per essere inviati a velocità record.
7. Gli errori di stock impediscono a questo sistema di funzionare senza problemi
Grazie alla OneStock, come già spiegato, i rivenditori possono avere una visione dettagliata delle scorte in tutti i loro punti di stoccaggio. OneStock lo fa unendo i dati provenienti da tutti i punti di stoccaggio: magazzini, negozi, centri di distribuzione, fornitori,… Questi dati vengono raggruppati e pubblicati su tutti i canali di vendita: sito web, marketplace, ordini in negozio, ecc.
Inoltre, sono sempre mantenute delle quantità di articoli di riserva in ogni punto di stoccaggio, anche all’interno della rete di negozi, al fine di tenere conto delle variazioni dello stock fisico (articoli difettosi, articoli mancanti, articoli riservati, ecc) e per mantenere lo stock per l’esposizione nelle vetrine e sugli scaffali dello store stesso. Inoltre, se un commesso del negozio nota che un articolo è mancante, difettoso o invendibile, può immediatamente aggiungere questa informazione al sistema OneStock.
Abbiamo sfatato le 7 idee sbagliate più comuni su Ship From Store! Se non siete ancora sicuri o avete altre domande su Ship From Store, sulla gestione degli ordini o su tutto ciò che abbiamo appena esaminato, mettetevi in contatto con noi QUI.